Le compulsioni sono comportamenti o azioni mentali (ripetizione di parole e frasi o il conto) ripetitive e ritualizzate che l'individuo si sente obbligato a eseguire, per difendersi da una certa ossessione, con regole che devono essere applicate rigidamente. Quindi i comportamenti o le azioni mentali sono mirate a combattere le ossessioni.

Tali comportamenti o azioni mentali, volti a prevenire o ridurre il disagio, non sono collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare a prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi.

 

Le compulsioni possono riguardare diverse tematiche come la contaminazione (lavarsi continuamente, pulire sempre) il perfezionismo (controllare e ricontrollare continuamente), l’ordine (tenere costantemente tutto sotto un ordine rigido e fisso).

L'inevitabilità e l’irrefrenabilità sono le prime condizioni di una compulsione, la terza è la ritualità ossia quando un'azione o un pensiero stereotipato ci rassicurano o ci garantiscono l'effetto desiderato.

Le tipologie di ritualità compulsiva si possono raggruppare in tre classi: preventiva, propiziatoria, riparatoria.


Dr. Tarroni, Psicoterapia Breve Strategica - Psicoterapeuta e Psicologo Bologna