L’insonnia colpisce tra i 12 e i 15 milioni di persone solo in Italia ed è un disturbo molto fastidioso poiché compare di notte ma ha ripercussioni per  tutta la giornata.

 

Si definisce insonnia lo stato in cui una persona ha la sensazione soggettiva di non avere tratto dal sonno l'adeguato beneficio perché troppo breve o poco riposante.

 

Si parla di sensazione soggettiva poiché il fattore tempo non è di per se sufficiente in quanto per alcuni dormire 3/4 ore è sufficiente mentre altri non considerano un riposo adeguato il sonno inferiore alle 8/9 ore.

 

Tuttavia per poterla definire tale, l’ insonnia deve causare reali problemi fisici o mentali diurni: stanchezza durante il giorno, irritabilità, difficoltà di concentrazione, difficoltà di memorizzazione, astenia, ansia, depressione.

 

L’insonnia è un disturbo complesso che si differenzia a seconda di alcuni parametri considerati:

 

L’insonnia primaria o non organica (quando il paziente è sano e non ci sono cause apparenti che giustifichino l’insonnia) e secondaria (quando l’insonnia è dovuta ad altre malattie fisiche o altri problemi psicologici, come la depressione).

 

Inoltre se sono presenti soltanto i sintomi notturni l’insonnia viene definita insonnia di primo livello, mentre se questi sono accompagnati da manifestazioni diurne la si descrive come insonnia di secondo livello. 

 

L’insonnia può essere iniziale cioè difficoltà nella fase di addormentamento, centrale quando l’insonnia fa la sua comparsa durante il sonno, terminale quando il risveglio mattutino è precoce.

 

Viene classificata anche la durata dell'insonnia e quindi, a seconda della durata temporale del disturbo, è possibile distinguere:

    

  • l'insonnia occasionale che dura generalmente pochi giorni ed è condizionata da fattori contingenti (malattia, rumori, temperatura ambientale inadeguata, cambiamento di fuso orario ecc.)
  • l'insonnia transitoria cioè che non supera le tre settimane;
  • l'insonnia cronica quando il disturbo persiste nel tempo.

 

Esiste anche un’insonnia soggettiva, ovvero la percezione di dormire poco e male, nonostante i dati oggettivi dimostrino il contrario e la persona dorma più o meno regolarmente.

 

Dr. Tarroni, Psicoterapia Breve Strategica - Psicologo Bologna