Il lutto può essere visto come una ferita che possiede un tempo di cicatrizzazione.

 

Ciò che distingue un normale processo di elaborazione del lutto da un processo bloccato, è che in quest’ultimo caso la vita smette di fluire e si ferma. 

 

Rimane solo un momento, il momento della perdita, del dolore, il resto smette di avere importanza. 

 

Il dolore si rinnova continuamente, come una ferita che continua a sanguinare, non rendendo cosi possibile l’elaborazione del dolore.

 

In sostanza nei lutti non risolti le forti sensazioni provocate dalla perdita anziché produrre cambiamenti, evoluzioni e movimenti che sono alla base di una sana elaborazione del lutto, arrivano a paralizzare il cammino.

 

E’ importante far ripartire il processo di elaborazione del lutto e aiutare la persona a liberarsi del dolore trasformandolo.

 


Psicologo Bologna