Gli attacchi di panico sono una classe di disturbi d'ansia, che costituiscono un fenomeno sintomatologico complesso e che coinvolge un crescente numero di persone.

Si calcola che 10 milioni di italiani abbiano subito uno o più attacchi di panico.

L'Attacco di Panico viene definito come un periodo preciso di intensa paura o disagio, durante il quale quattro o più dei seguenti sintomi si manifestano improvvisamente e raggiungono il picco nel giro di 10 minuti:

 

  • palpitazioni, cardiopalmo, o tachicardia;
  • sudorazione;
  • tremori fini o grandi scosse;
  • dispnea o sensazione di soffocamento;
  • sensazione di asfissia;
  • dolore o fastidio al petto;
  • nausea o disturbi addominali;
  • sensazione di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento;
  • derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi);
  • paura di perdere il controllo o di impazzire;
  • paura di morire;
  • parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio);
  • brividi o vampate di calore.

 

FUNZIONAMENTO

La paura essendo la più primitiva tra le nostre emozioni coinvolge mente e corpo in un processo di circolarità causale in cui causa ed effetto ad un certo punto diventano la stessa cosa. Il senso di impotenza e di disperazione  che spesso sente chi è colpito dagli attacchi di panico, è determinato dal fatto che la sua comparsa è talmente rapida da anticipare qualunque pensiero razionale.

Di conseguenza il soggetto entra in un meccanismo paradossale per cui tutte le strategie per cercare di combattere il panico non solo risultano inefficaci, ma contribuiscono al mantenimento dello stesso.

 

CARATTERISTICHE

Gli attacchi di panico possono essere imprevedibili quando non è possibile associare l'attacco ad un fattore specifico preciso, oppure prevedibili, se gli attacchi di panico compaiono in contesti specifici esempio la guida in autostrada, ambienti affollati.

 

Inoltre un fattore molto importante da considerare quando si lavora con un soggetto che soffre di attacchi di panico è la durata di convivenza con questa patologia:

Chi soffre di panico da diversi anni ha sviluppato una problematica di tipo ossessivo oltre che fobico, per cui gli attacchi raramente si presentano ma il soggetto vive nel terrore di un possibile attacco di panico.

 

Chi invece è stato colpito da una crisi di panico da poco tempo, è più sul versante fobico per cui il soggetto teme gli attacchi di panico poiché spesso ne è vittima. 

E’ molto importante discriminare attentamente queste due variabili, poiché il trattamento e le strategie adottate per la soluzione del panico saranno completamente differenti.


Dr. Tarroni, Psicoterapia Breve Strategica - Psicologo Bologna