L'eiaculazione precoce è considerata la disfunzione sessuale maschile più diffusa, in quanto affligge oltre il 30% degli uomini. 

Come indica il termine, si riferisce al presentarsi in maniera persistente o occasionale di eiaculazione prima di quanto il soggetto desidererebbe: a seguito di stimolazione sessuale anche minima, oppure prima della stimolazione sessuale oppure prima, durante o poco dopo la penetrazione sessuale.

Non potendo definire un tempo stabilito a priori che un uomo dovrebbe “durare” per poter essere definita tale, l’eiaculazione precoce non deve essere l’effetto diretto di una sostanza e deve causare un forte disagio e quindi difficoltà interpersonali. 

In ogni caso si può dire che è certamente eiaculatore precoce colui che ha l’eiaculazione dopo una manciata di spinte coitali (5-10) o addirittura prima ancora di introdurre il pene in vagina.

 

Alcuni maschi manifestano i sintomi dell’eiaculazione precoce quando hanno un nuovo partner mentre riescono ritardare l’eiaculazione nell’ambito di una relazione stabile.

 

L’eiaculazione precoce si manifesta prevalentemente in uomini giovani fin dai loro primi tentativi di rapporto sessuale, mentre alcuni uomini perdono la capacità di ritardare l’orgasmo dopo un periodo di funzionamento adeguato.

 

Quando i sintomi dell’eiaculazione precoce si manifestano successivamente ad un periodo di funzionamento sessuale adeguato, spesso si nota una diminuita frequenza di attività sessuale, la presenza di ansia da prestazione a seguito di una nuova relazione, o la perdita di controllo sull’eiaculazione legata alla difficoltà nel raggiungere o nel mantenere l’erezione. 

 

Interrompere l’assunzione regolare di alcool può incidere sulla comparsa dell’eiaculazione precoce, poiché l’alcol funzionava come ritardante l’orgasmo.

 

Classificazione

 

Viene distinta in primaria o secondaria rispettivamente se si è manifestata fin dall'inizio dell'attività sessuale del soggetto o se è intervenuta in un secondo momento, dopo un periodo di attività sessuale soddisfacente.

Si parla inoltre di disturbo generalizzato o situazionale a seconda che sia sempre presente nell'attività sessuale dell'uomo o soltanto per determinate situazioni, attività o partner.

 

Eiaculazione ritardata

La caratteristica fondamentale del disturbo dell’orgasmo maschile e' un persistente o ricorrente ritardo, o assenza dell’orgasmo (anorgasmia), dopo una fase di normale eccitazione e nell’ambito di una attivita' sessuale che, tenendo conto dell’eta' del soggetto, puo' giudicarsi adeguata per localizzazione, intensita' e durata (DSM IV).

L’eiaculazione ritardata può essere primaria e secondaria:

L'eiaculazione ritardata si dice primaria quando il disturbo è sempre stato presente fin dall’inizio dell’attività sessuale, i pazienti che appartengono a questa categoria, raggiungono l’orgasmo soltanto “extra-coito” e mai in ambiente vaginale. 

L’eiaculazione ritardata secondaria o acquisita si definisce tale se interviene a un certo punto della vita sessuale a seguito di esperienza traumatica , le cause posso essere imputate alle caratteristiche psico-fisiche del partner o a dinamiche di coppia conflittuali e\o ricattatorie.

La prognosi è sicuramente più favorevole, nel secondo caso.

L’eiaculazione ritardata può essere generalizzata, se è presente in tutte le situazioni (masturbazione, rapporto sessuale, partner differenti) o situazionale che rappresenta il caso più frequente. Molto spesso non si riesce ad ottenere l’orgasmo attraverso la penetrazione ma solo con la stimolazione orale o manuale da parte del partner, altre volte invece si riesce ad eiaculare nella vagina dopo un’intensa e prolungata stimolazione. 

Naturalmente tutte queste ultime situazioni possono presentarsi nella stessa persona, in momenti diversi.

 

Assenza di orgasmo

L'anorgasmia maschile o la frigidità maschile è un problema piuttosto raro, ma esiste. Esso è caratterizzato dall’impossibilità fisica di eiaculare e quindi di raggiungere l’orgasmo ma con una capacità erettiva soddisfacente, e nonostante sia presente un’adeguata stimolazione sessuale, la fase del desiderio e dell’eccitazione.

In genere l’anorgasmia (assenza di orgasmo) avviene nel coito, ma non durante la masturbazione o con altre fonti di stimolazione.

L'anorgasmia maschile ha molte sfumature in alcuni casi è possibile che il glande non sia abbastanza sensibile, ma nella maggior parte dei casi le cause dell’anorgasmia sono da ricercarsi dalle abitudini sessuali del soggetto. Tra queste la più comune riguarda le cattive abitudini di masturbazione per cui un uomo attraverso la ripetizione impara a raggiungere l’orgasmo soltanto in certi determinati modi e ci riuscirà soltanto così anche in presenza di una partner. 

Questo succede frequentemente quando la pratica masturbatoria viene effettuata in maniera spasmodica, in determinate posizioni, in modo non rilassato, oppure in modo arcaico.

La difficoltà del pieno compimento del rapporto sessuale crea una forte frustrazione e ansia di prestazione, poiché l'efficienza sessuale è uno degli elementi che concorrono alla costruzione di una soddisfacente immagine di sé. 

La presenza dell'ansia di prestazione complica in maniera determinante la risoluzione spontanea del problema, consolidando e moltiplicando le esperienze di fallimento. 

Un disturbo che magari poteva essere solo occasionale, può così diventare ricorrente, richiedendo a questo punto l'intervento dello psicoterapeuta.

L’impotenza secondaria o reattiva cioè l’incapacità del soggetto di raggiungere e/o mantenere un'erezione sufficiente a condurre un rapporto soddisfacente è una potenziale conseguenza del disturbo dell’orgasmo, che può portare alla previsione dell’insuccesso e ad una mortificazione tale da deprimere la reazione erettile.

La partner a sua volta può rimanere disturbata dal ritardo o dall’assenza dell’orgasmo quanto dalle altre disfunzioni sessuali e soprattutto interpretarla come frutto del rifiuto dell’uomo nei suoi confronti, come conseguenza del suo non essere eccitante, del suo non saperci fare. In questi casi come potete immaginare il problema si aggrava e si complica.

 


Psicologo Bologna