Intorno al sesto mese di vita, con lo svezzamento, il bambino inizia gradualmente a inserire nella propria alimentazione i cibi solidi.
E’ un momento critico e delicato per il bambino, una fase di passaggio graduale in cui inizia ad esplorare nuovi sapori.
Il genitore in questa fase deve imparare a rispettare i tempi del bambino ma nello stesso tempo deve incoraggiarlo ad assumere i cibi indispensabili per la sua crescita e stabilire le regole per una corretta alimentazione.
Dai due ai cinque anni il bambino inizia a sviluppare la propria individualità e autonomia opponendosi spesso e volentieri alle regole che i genitori cercano di far rispettare, e la tavola diventa il luogo privilegiato del bambino per esercitare il suo potere sui genitori e per affermare se stesso.
A volte le difficoltà che i genitori incontrano nell’alimentare il piccolo, vengono col tempo superate a costo di tanta pazienza e perseveranza, ma alcune volte le difficoltà si trasformano in veri e propri problemi e così il momento piacevole del pasto si trasforma in un incubo in cui il senso di impotenza e la preoccupazione del genitore si trasforma in angoscia e fantasie catastrofiche.
Dr. Tarroni, Psicoterapia Breve Strategica - Psicologo Bologna